Gli Operatori sul posto identificavano un soggetto agli stessi noto, più volte resosi responsabile di reati contro la persona, il quale appariva in stato di evidente agitazione ed eccitazione. Lo stesso, cittadino italiano classe 1996, di origini albanesi, sulla base della ricostruzione dei fatti posta in essere dagli Agenti intervenuti, si era poco prima reso responsabile di una grave aggressione ai danni di un ragazzo riverso a terra e di una coppia di fidanzati che, notando il reo in evidente stato di agitazione colpire con calci allo stomaco la vittima a terra, si avvicinava in difesa di quest’ultimo.
Dopo aver invitato l’aggressore a interrompere l’azione delittuosa lo stesso estraeva un coltello dalla tasca minacciando di morte i giovani intervenuti, riposto il coltello li colpiva con pugni al volto per poi allontanarsi. Nel frattempo giungeva personale medico in soccorso all’uomo privo di sensi per le cure del caso. Soccorso che veniva poco dopo ostacolato dall’aggressore nel frattempo tornato sul posto che impediva al personale sanitario di intervenire. Atteggiamento che il giovane perpetrava anche nei confronti degli Operatori intervenuti, opponendosi alle loro richieste. Il comportamento non collaborativo del ragazzo, alternato ad episodi di aggressione fisica agli Agenti, determinava questi ultimi a porlo in arresto per il reato di Resistenza a Pubblico Ufficiale e di denunciarlo in stato di libertà per il reato di lesioni, minacce e porto di oggetti atti ad offendere.
Un epilogo dalle conseguenze fortunatamente non infauste che si aggiunge agli interventi posti in essere dagli Agenti delle Volanti che vedevano il giovane attore di aggressioni a chiunque incontrasse sulla propria strada. È infatti del giorno 12 u.s. l’ulteriore intervento che aveva quale attore protagonista il giovane indagato, il quale, nella zona di via Savani, dopo essersi rifiutato di pagare quanto consumato all’interno di un bar, si scagliava, ubriaco, contro gli agenti che erano intervenuti sul posto contattati dai proprietari dello stesso bar.
In quell’occasione, viste le sue condotte era stato sanzionato per ubriachezza molesta e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Notiziato il Pubblico Ministero di turno l’uomo veniva tratto in arresto e custodito presso le celle di sicurezza della Questura in attesa dell’udienza di convalida che si è svolta in data odierna, in cui il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere per l’uomo, in attesa del giudizio che è stato rinviato per richiesta dei termini a difesa.